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China International Industry Fair (CIIF) 2021

European SME Pavilion

 

Dal 14 al 18 settembre 2021 torna China International Industry Fair (CIIF), una delle fiere più influenti del settore industriale in Cina e la più grande in Asia, che ogni anno riunisce, su oltre 280.000 m ² di superfice, più di 2.500 espositori e 200.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Per l’edizione di quest’anno, in qualità di ospite d’onore, EU SME Centre sta organizzando un Padiglione dedicato alle PMI Europee. Il Padiglione ospiterà 40 espositori che operano nei settori: environment, energy-saving and clean technology. Questi settori riflettono l’obbiettivo primario da parte dell’Europa e della Cina di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio.

 

 

Il Padiglione, che occuperà una superficie di 1.000 m ² nell’area Energy-Saving & Industrial Accessory, rappresenterà una grande vetrina per le PMI del settore. Le iscrizioni sono aperte, fino al 31 giugno 2021, per 2 categorie di espositori:

1) PMI i cui prodotti sono già presenti in Cina, potranno partecipare tramite la loro filiale cinese o tramite i loro agenti/distributori cinesi;

2) PMI i cui prodotti non sono in Cina ma sono fortemente interessate al mercato, potranno partecipare tramite l’ambasciata o la camera di commercio nazionale in Cina, che parteciperà a nome della PMI, coordinando i campioni dei prodotti spediti dalla società per la fiera, organizzando meeting con i visitatori cinesi, fornendo informazioni in merito alla società e distribuendo il materiale promozionale. Questo servizio viene messo a disposizione dall’ambasciata o la camera di commercio italiana in Cina per più aziende contemporaneamente, in questo modo le aziende italiane potranno dividere i costi di un singolo stand.

 

Gli espositori avranno la possibilità di scegliere tra 2 diverse opzioni di stand:

  • 12 m²: prezzo fino a 16.000 RMB / 2.050€*
  • 24 m²: prezzo fino a 22.500 RMB / 2.900€*

 

Ad ogni espositore sarà riservato uno stand e uno spazio all’interno del padiglione per svolgere meeting e conferenze. Le PMI avranno, inoltre, la possibilità di partecipare ad una serie di eventi paralleli che verranno organizzati nel corso della fiera tra cui: parlare con le autorità cinesi ed europee, corsi di formazione e seminari.

Il Padiglione dedicato alle PMI Europee è fortemente supportato dalla Shanghai’s Municipal Commission of Economy and Informatisation e dal China Centre for the Promotion of SME Development. Per tanto, è prevista una visita al padiglione da parte dei vari rappresentanti degli organi governativi cinesi e europei, associazioni di categoria e stampa cinese.

 

* Sono prezzi speciali offerti esclusivamente agli espositori del Padiglione europeo. I prezzi possono cambiare a seconda del numero di partecipanti. Verranno prese in considerazione le richieste per stand con dimensioni diverse da quelle sopra indicate.

 

 

Hong Kong: Ultima Chiamata

 

 

 

L’offerta è di quelle che non si possono rifiutare: un mercato di enormi dimensioni e in crescita costante; la più alta concentrazione di milionari in Asia in cerca di opportunità di investimento; incentivi economici per chi fa innovazione, ma anche a sostegno dell’export verso il resto dell’Asia; regime fiscale moderato; grandi opportunità e percorsi privilegiati per i talenti tecnologici, informatici, biomedicali; ambiente imprenditoriale tra i più liberi al mondo. Hong Kong è parte integrante della Greater Bay Area, la Silicon Valley cinese, con la più alta concentrazione al mondo di imprese tecnologiche e di industrie specializzate nella produzione di manufatti e componenti di ogni tipo, dove realizzare un prototipo, uno stampo, avviare l’industrializzazione, controllare la qualità e spedire in ogni angolo del mondo a costi imbattibili è a portata di una corsa in taxi. Invest Hong Kong assiste gratuitamente le piccole e medie imprese, le startup e i talenti italiani a muovere i primi passi verso Hong Kong e oltre. Se il vostro business sente il richiamo della Cina il primo passo è proprio quello di mettersi in contatto con il Team italiano di Invest Hong Kong e valutare insieme a loro le azioni più efficaci, la scelta dei prodotti e delle strategie più opportune. Invest Hong Hong è il dipartimento del governo di Hong Kong responsabile dell’assistenza alle imprese straniere che avviano un’attività, una filiale o un ufficio di rappresentanza a Hong Kong. Il team italiano di InvestHK accompagna e assiste le PMI e startup italiane a muovere i primi passi verso Hong Kong e oltre.

 

L’Asia apre le porte alle PMI e alle StartUp Innovative

 

C’è un’isola felice, dall’altra parte del mondo, dove l’iniziativa imprenditoriale, l’innovazione e la creatività sono premiate con una quantità e qualità di benefici impagabili. Parliamo di Hong Kong, un piccolo territorio, regione autonoma della repubblica popolare cinese, che si distingue da qualunque altro paese del mondo per una serie di caratteristiche uniche, sviluppate nel corso della sua storia recente a misura di imprenditore. Definita nel tempo: “porta per la Cina”, “città dove l’Oriente incontra l’Occidente”, “capitale dello shopping”, “centro finanziario internazionale”, “economia più libera del mondo”, “porto franco”, la Cina che parla inglese”, solo per citare le più comuni. Ma nessuna definizione rende giustizia al clima quasi perfetto di cui si avvale un imprenditore, di qualunque parte del mondo, che sceglie di operare a Hong Kong, anche solo con una micro impresa, un desk in uno spazio di co-working o un’operazione logistica in outsourcing.

 

In Cina si dice che “Crisi è sinonimo di Opportunità” e la storia di Hong Kong è zeppa di esempi di quanto sia vera questa teoria. L’esempio più vistoso è l’attuale crisi conseguente alla pandemia da Covid, aggravata dalla guerra tecnologica e commerciale in corso tra Cina e USA, che ha inflitto anche a Hong Kong danni ingenti in alcuni settori come il retail del lusso, il settore alberghiero e la ristorazione, ma allo stesso tempo ha indotto un impulso travolgente alla crescita delle attività finanziarie e tecnologiche, grazie all’indomabile resilienza della regione autonoma e del suo sistema imprenditoriale, alle caratteristiche del mercato e alle ingenti risorse finanziarie messe a disposizione delle imprese, locali e straniere, dall’amministrazione della regione.

 

Per una micro impresa italiana il salto potrebbe apparire quanto meno azzardato, oltre che complicato; un passo riservato alle aziende che possono contare su grandi risorse finanziarie, già consolidate in Italia e nei mercati europei. Niente di più sbagliato. L’Asia certamente non è per tutti e il prezzo da pagare per chi ci si avventura impreparato potrebbe essere molto alto. Per avviare i primi passi si può contare sui servizi di un ufficio del governo di Hong Kong, che opera a Milano da diversi anni, con lo scopo di orientare ed eventualmente accompagnare le imprese italiane in ogni fase del processo di avvicinamento verso la regione autonoma cinese, in base alle dimensioni e agli obiettivi del progetto. Si chiama InvestHK (www.investhk.gov.hkitaly@investhk.com.hk – tel. 02 8953 4108), i suoi servizi sono efficienti e, soprattutto, gratuiti. Il passo è certamente importante, ma l’offerta è di quelle che non si possono rifiutare: un mercato di enormi dimensioni e in crescita, la più alta concentrazione di ricchi in Asia, incentivi economici per chi fa innovazione, ma anche a sostegno dell’export verso la Cina e il resto dell’Asia, regime fiscale semplice e moderato, grandi opportunità e percorsi privilegiati per i talenti tecnologici, informatici, biomedicali, un ambiente imprenditoriale tra i più liberi al mondo, costi più che ragionevoli, grazie anche alla grande disponibilità di spazi di co-working a prezzi irrisori.

 

Un discorso a parte va fatto per le startup innovative, che hanno progetti in settori di forte richiamo come l’intelligenza artificiale, biomedicale, robotica, IoT, Fintech, ICT, Retailtech, Foodtech, solo per citarne alcuni tra i più richiesti. Le regole sono poche e molto semplici:

1. costituire una società locale, a condizioni super agevolate;

2. aderire a un programma di accelerazione di 3-4 anni in una delle pregevoli strutture locali dedicate, dove lavorare in un ambiente cosmopolita, guidati passo-passo da team di esperti in ogni aspetto dell’attività;

3. dedicare a R&S almeno il 50% dell’attività nel periodo di accelerazione;

4. disponibilità di almeno un socio fondatore a trasferirsi a Hong Kong, per gestire il programma di accelerazione.

Tutto il resto è in discesa: ampia disponibilità di contributi economici per sostenere il programma, aiuto ad accedere a fondi pubblici, presentazione ad investitori privati, aiuto a sviluppare una rete di fornitori di componenti e partner industriali a Shenzhen e nelle vicine città della Greater Bay Area, presentazione di partner tecnologici e accademici per facilitare la formazione di team che collaborano al progetto, accesso a laboratori, attrezzature scientifiche ed esperienze tecnologiche di ogni tipo, possibilità di alloggiare in strutture dedicate, supporto di marketing e sviluppo commerciale, nessun impegno a condividere la proprietà intellettuale dei progetti.

 

Avete un progetto innovativo e vi serve un partner che vi metta a disposizione esperienze di IA, di riconoscimento facciale, o dovete progettare e produrre componenti elettronici particolari o assemblare il prodotto finale a costi competitivi? Nel Science Park di Hong Kong c’è un team a disposizione per risolvere queste richieste e molto altro. C’è addirittura un programma di pre-incubazione, denominato STEP, tramite il quale si può ottenere un anticipo di contanti per sviluppare il progetto, standosene a casa in Italia, per un anno, prima di decidere se formalizzare la domanda di incubazione o accelerazione. Nel Science Park o nel Cyberport di Hong Kong c’è posto ovviamente anche per le aziende che hanno superato i tre anni per essere ammesse come start-up. A parte i contributi diretti, destinati all’avviamento del programma di incubazione, tutti gli altri benefici sono disponibili anche per le PMI che operano a Hong Kong, senza alcuna discriminazione tra imprese locali o straniere, compresa l’assistenza ad accedere ai generosi contributi del governo della regione autonoma cinese, di cui è disponibile un elenco completo e ben dettagliato in questa pagina web: www.startmeup.hk/startup-resources/government-funding-scheme-and-support/ consigliamo di leggerla fino in fondo. Ce n’è veramente per tutti.

 

Come dice il proverbio: chi ha tempo non aspetti tempo. Le attrattive sono notevoli, il percorso facilitato, ma la competizione internazionale è forte. Non c’è spazio per gli indecisi.