Cina: servizi sanitari di base per l’intera popolazione

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Cina: servizi sanitari di base per l’intera popolazione

l 6 aprile è stato varato il nuovo piano di riforma del sistema sanitario e farmaceutico cinese, che ha richiesto circa 3 anni di lavoro. Il documento avanza chiaramente l’offerta all’intera popolazione del sistema di igiene e sanità di base nella forma di prodotto pubblico. Secondo esponenti interessati, il nuovo piano di riforma sanitaria sottolinea il principio del pubblico interesse, per cui ridurrà efficacemente il fardello delle spese sanitarie della popolazione.

Il nuovo piano di riforma sanitaria stabilisce che il governo fisserà le voci del servizio di igiene pubblica di base, offrendo progressivamente e in forma unificata a partire da quest’anno ai residenti urbani e rurali i servizi di controllo e prevenzione delle malattie, servizi profilattici per donne e bambini, educazione alla salute, ecc. Il sistema di assistenza sanitaria di base coprirà completamente i residenti urbani e rurali entro il 2011. Sul breve periodo, occorre attenuare concretamente le difficoltà di accesso alle cure e gli alti costi collegati, mentre sul lungo periodo l’obiettivo è di costituire un sistema sanitario di base che copra tutti i residenti urbani e rurali, offrendo alle masse servizi di igiene e sanità sicuri, efficaci, convenienti e a prezzi accessibili. Il vice ministro della Sanità cinese Zhang Mao ha detto:

“Il nuovo piano di riforma sanitaria considera la pianificazione ad alto livello, ossia l’orientamento della riforma e gli obiettivi a lungo termine, privilegiando anche la soluzione degli attuali problemi più evidenti. Il contenuto centrale è l’offerta all’intera popolazione di servizi di igiene e sanità di base, visti come prodotti pubblici, in modo da realizzare l’obiettivo che tutti ne godano.”

Secondo quanto illustrato, all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso la Cina ha scelto un modello di servizio sanitario rivolto al mercato. A causa dell’insufficienza degli investimenti da parte del governo, del rapido innalzamento dei prezzi dei farmaci, della concentrazione delle risorse sanitarie nelle grandi città e nei grandi ospedali, e della carenza di risorse e della debolezza tecnologica delle strutture sanitarie di base, le difficoltà di accesso alle cure e gli alti costi collegati sono diventati un problema sociale che attanagliava i residenti urbani e rurali.

Per invertire questa situazione, il nuovo piano di riforma sanitaria promette di rafforzare la responsabilità del governo nel sistema sanitario di base. Nei prossimi 3 anni, i governi ai vari livelli stanzieranno 850 miliardi di yuan, impegnandosi nell’attuazione di alcune riforme principali: accelerare la promozione della costruzione del sistema di assistenza sanitaria di base, costituire preliminarmente il sistema farmaceutico statale, promuovere i punti di sperimentazione della riforma sanitaria negli ospedali pubblici e la graduale uguaglianza dei servizi sanitari, elevandone entro il 2011 lo standard pro-capite ad almeno 20 yuan, ecc.

Inoltre, il piano sottolinea in particolare il principio della riforma di “pianificazione unificata di città e campagna e sviluppo regionale”, avanzando inoltre l’impegno per costruire una rete di servizi sanitari nelle campagne, affinchè ogni villaggio amministrativo possegga un ambulatorio, incoraggiando inoltre il personale sanitario preparato ad andare ad operare nelle campagne e nel centro-ovest del paese.

Il vice direttore del centro di ricerche sull’ economia cinese dell’Università di Beijing e membro del gruppo di esperti per la valutazione dei punti di sperimentazione delle assicurazioni sanitarie di base nelle città e cittadine, Li Ling, ha affermato che nell’attuale situazione di continua estensione della crisi finanziaria internazionale, l’accelerazione della riforma del sistema sanitario da parte dal governo cinese riveste un particolare significato. Ella ha detto:

“La riforma sanitaria non intende solo risolvere le difficoltà di accesso alle cure e gli alti costi collegati, ma anche favorire la garanzia della salute della popolazione ed aiutare lo sviluppo economico. Infatti di per sè l’aumento degli investimenti da parte del governo costituisce la massima uscita, ossia l’ampliamento della domanda interna, inoltre, dopo l’offerta della garanzia sanitaria alla popolazione, questa non dovrà più risparmiare per farsi curare, rilasciando la sua domanda di consumi, il che può ampliare la domanda interna e promuovere lo sviluppo economico.”

Tuttavia, gli esperti fanno notare che la riforma del sistema sanitario e farmaceutico è un problema di carattere mondiale, e quella cinese non fa eccezione, richiedendo un processo graduale. In futuro, le varie località dovranno fissare delle misure secondo le condizioni concrete locali, organizzandosi nei minimi particolari per assicurare l’agevole andamento della riforma sanitaria, solo così sarà possibile raggiungere gli obiettivi previsti.


fonte – CriOnline