Cina: risposta alla crisi finanziaria insieme ai paesi asiatici

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Cina: risposta alla crisi finanziaria insieme ai paesi asiatici

Il pomeriggio del 10 aprile il premier cinese Wen Jiabao ha lasciato Beijing con un aereo speciale, diretto in Thailandia per partecipare ad una serie di riunioni dei leader dell’Asia orientale. Si tratta di un’altra importante visita dei leader cinesi a meno di dieci giorni dal vertice finanziario del G-20 di Londra. Nel grave quadro di continua estensione della crisi finanziaria globale, Wen Jiabao discuterà con i leader dei paesi dell’Asia orientale un grande piano di risposta alla crisi finanziaria e di promozione dello sviluppo comune, avanzando nel frattempo la serie di proposte e misure cinesi per la promozione della cooperazione con l’Asia orientale.

Su invito del premier thailandese Abhisit Vejjajiva, dal 10 al 12 aprile il premier cinese Wen Jiabao parteciperà a Pattaya alla 12° conferenza dei leader di Cina e Asean, alla 12° conferenza dei leader dell’ Asean e di Cina, Giappone e Corea del Sud, al 4° summit dell’Asia orientale ed alla colazione di lavoro dei leader di Cina, Giappone e Corea del Sud.

Durante la serie di riunioni, Wen Jiabao pronuncerà importanti discorsi, illustrando completamente le opinioni e le proposte della Cina sul rafforzamento della cooperazione concreta nell’Asia orientale e sulla risposta congiunta alla crisi finanziaria internazionale.

Parlando della missione di Wen Jiabao, l’assistente del Ministro degli esteri cinese Hu Zhengyue ritiene che sarà un viaggio della fiducia e della cooperazione. Egli ha detto:

“La presenza del premier Wen Jiabao alla serie di riunioni dei leader dell’Asia orientale sarà un’importante iniziativa diplomatica dei leader cinesi in ambito regionale che eserciterà una positiva influenza a lungo termine sulla promozione della cooperazione nell’Asia orientale. La parte cinese parteciperà ai lavori con uno spirito di rafforzamento della fiducia e di approfondimento della cooperazione, e parteciperà attivamente alle discussioni insieme alle varie parti presenti, impegnandosi congiuntamente per raggiungere dei positivi e concreti risultati, ravvivare la fiducia dei paesi asiatici nello sviluppo, promuovere la concreta cooperazione regionale nell’Asia orientale, tutelare attivamente gli interessi dei paesi in via di sviluppo e superare mano nella mano le sfide arrecate dalla crisi finanziaria.”

Nel quadro di continua estensione della crisi finanziaria globale, la crescita economica asiatica ha visto un rallentamento, per cui i vari paesi della regione hanno tutti di fronte delle severe sfide. In merito alla serie di riunioni dei leader dell’Asia orientale, i paesi della regione sono pieni di aspettative nella Cina.

Nel frattempo, anche la Cina ha delle sue aspettative verso la serie di riunioni dei leader dell’Asia orientale. La parte cinese spera che, nello spirito di risposta congiunta alle sfide e promozione del mutuo vantaggio, le varie parti pongano l’accento su degli approfonditi scambi di vedute sulla risposta alla crisi finanziaria internazionale, rafforzino la fiducia, amplino i consensi, raccolgano le forze e rafforzino la cooperazione, trasmettendo al mondo delle informazioni positive.

Durante la serie di riunioni, la Cina e l’Asean firmeranno l’ accordo sugli investimenti Cina-Asean, a simbolo del completamento dei negoziati per la zona di libero scambio Cina-Asean, portando all’agevole costituzione nel 2010, secondo il previsto, di questa zona popolata da 1 miliardo e 900 milioni di persone. Il membro dell’Istituto cinese di ricerche sulle moderne relazioni internazionali Zhang Xuegang ritiene che la firma dell’accordo con l’Asean rivesta un profondo significato. Egli ha detto:

“Sotto l’impatto della crisi finanziaria, la firma dell’accordo da parte di Cina e Asean dimostra che la Cina promuove la cooperazione con i paesi circostanti e con quelli dell’Asean persistendo coerentemente nei principi di parità, mutuo vantaggio e cooperazione win to win. Non attueremo il protezionismo a causa dell’impatto della crisi finanziaria, ma promuoveremo ulteriormente questo mercato aperto e la cooperazione commerciale bilaterale, il che riveste un grande significato, sia simbolico che concreto.”


fonte – CriOnline