Cina, Banca centrale: il Pil tornerà all’8%
La Cina dovrebbe riuscire a centrare l’obiettivo di crescita dell’8% previsto dal governo. Lo ha detto oggi il vicegovernatore della Banca centrale cinese, Yi Gang, secondo cui numerosi segnali indicano che il momento peggiore della congiuntura per l’economia nazionale sembra essere passato. La scorsa settimana l’ufficio centrale di statistica ha rivelato l’andamento del Pil che è sceso appena sopra al 6 per cento. Ma ci sono segnali di miglioramento. “L’economia sta andando nella giusta direzione – ha detto Yi Gang – e le misure di stimolo hanno iniziato a funzionare. Il trend di ripresa dovrebbe continuare nel secondo trimestre e nel resto del 2009”.
Secondo il vicegovernatore, il momento peggiore della congiuntura è stato registrato negli ultimi 3 mesi del 2008 mentre successivamente le misure di stimolo hanno consentito all’economia di riprendere fiato. Secondo Yi Gang , la Cina si trova ora a fronteggiare alcune pressioni deflazioniste come evidenziato dal declino dei prezzi al consumo in marzo (-1,2% su anno). Secondo Yi, l’inflazione quest’anno sarà «molto bassa», ma «sperabilmente» resterà comunque positiva.
Secondo il vicegovernatore inoltre il settore bancario e finanziario della Cina «è sostanzialmente sano». Il vicegovernatore infine ha avuto parole distensive sul fronte dei cambi spiegando che la Cina è «un investitore di lungo termine nel dollaro» e che dunque un greenback stabile é nell’interesse di tutti. «Manteniamo una prospettiva di lungo termine nei nostri investimenti – ha detto – non ci interessano le speculazioni di breve termine». Da registrare che le previsioni ottimistiche della banca centrale della Cina sono condivise da Goldman Sachs. Ieri la banca d’affari ha alzato le sue previsioni sulla crescita del Pil nel 2009 all’8,3% dal precedente 6 per cento.
fonte – Il Sole 24 ore