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Così l’economia cinese sfrutta la crisi per aumentare il benessere nel paese

Così l’economia cinese sfrutta la crisi per aumentare il benessere nel paese

Di fronte ad aziende in crisi alla continua ricerca di investimenti esteri per evitare la bancarotta, ci sono stati, come la Cina, che cercano di sfruttare le difficoltà altrui a proprio vantaggio. A causa del continuo calo del prezzo dell’acciaio che sta creando sempre più problemi ai produttori nazionali, Pechino ha iniziato a interessarsi all’acquisto di capitali azionari di gruppi che vendono minerali ferrosi (quelli che servono a produrre l’acciaio ndr) con l’obiettivo di farne calare il prezzo aiutando così le aziende cinesi a mantenere la competitività sul mercato internazionale. Chi viene acquistato, anche se solo parzialmente, spesso non presta la dovuta attenzione alle finalità della strategia cinese e considera solo i lati positivi delle iniezioni di capitali dall’estero. Ma in Australia, per fortuna, c’è chi ha iniziato ad aprire gli occhi, accusando Pechino di voler subdolamente “trasferire benessere dall’Australia alla Cina”.

 

La fortuna della Repubblica popolare deriva da un sistema bancario che non è stato travolto dalla crisi ma che, al contrario, continua a garantire ai colossi nazionali ampi margini per quel che riguarda i crediti da investire. Soprattutto se ci sono in ballo operazioni strategicamente importanti. China Development Bank, ad esempio, sta finanziando l’investimento più significativo fatto dal Paese sino ad oggi: 19,5 miliardi di dollari destinati all’acquisto del 18% di Rio Tinto, industria mineraria australiana che ha disperatamente bisogno di aiuto per pagare i 19 miliardi di debiti accumulati negli ultimi due anni. Ma gli azionisti di Rio Tinto sembrano tutt’altro che disponibili a firmare un accordo con Pechino, convinti che la Cina, una volta entrata in possesso del 18% del gruppo, inizierà a importare i minerali a prezzi sempre più bassi, favorendo le sue industrie e contemporaneamente “trasferendo benessere” da un Paese all’altro, visto che i prezzi convenienti per i cinesi potranno essere ottenuti solo a discapito delle condizioni lavorative degli australiani.

Pochi giorni fa la China National Petroleum Corporation ha diffuso un rapporto sui piani di sviluppo nei settori di gas e petrolio non ancora resi pubblici dal Governo. “La Cina è pronta a incoraggiare tutte quelle aziende che decideranno di acquisire gruppi stranieri nei settori di materie prime e carburanti concedendo loro prestiti a condizioni particolarmente vantaggiose”, si legge nel rapporto. Quanto basta per immaginare che i “trasferimenti di benessere” a cui mira Pechino non si limiteranno all’Australia.

fonte – Panorama

 

La Borsa di Tokyo sale ancora

La Borsa di Tokyo sale ancora

La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte rialzo dell’1,95%, in scia ai guadagni di Wall Street, all’indebolimento dello yen sul dollaro e alle indiscrezioni su una possibile manovra aggiuntiva di stimolo all’economia, poi non annunciata, da parte della Cina.

L’indice Nikkei ha raggiunto sul finale quota 7.433,49 punti, 142,53 in più della chiusura di ieri. A beneficiare del recupero sono stati soprattutto i titoli dei macchinari come Komatsu e le società di spedizioni marittime. Nessun incremento al pacchetto di stimolo dell’economia è stato però annunciato oggi dal primo ministro cinese, Wen Jiabao, nel suo rapporto all’Assemblea nazionale del Popolo, che ha dato il via alla sua sessione annuale a Pechino.

 

Smentendo le previsione della vigila, secondo le quali il Governo avrebbe ”rafforzato” il pacchetto con nuove misure, Wen ha comunque confermato che l’obiettivo resta quello di una crescita dell’economia dell’8% nel 2009. ”E’ necessario sottolineare”, ha detto il primo ministro cinese ai circa tremila deputati dell’Assemblea, “che nel prevedere un +8% del Pil abbiamo preso in considerazione sia le nostre esigenze che la nostra possibilità di sostenere lo sviluppo”.

Pechino ha già annunciato interventi di sostegno all’economia per quasi 600 miliardi di dollari. A consolidare comunque la fiducia degli investitori nipponici è stata anche l’attesa per una nuova maxi-manovra di rilancio economico da parte del Governo nipponico da sottoporre alla Dieta dopo il via libera al budget 2009-2010 previsto entro fine mese. Si parla di una cifra intorno a 15-20.000 miliardi di yen, pari a 120-160 miliardi di euro.

Ancor più benifici ai contadini

Ancor più benifici ai contadini

Il 5 marzo a Beijing si è aperta la sessione annuale regolare dell’Assemblea Popolare Nazionale cinese.

La mattina dello stesso giorno, nel rapporto di lavoro del governo il premier cinese Wen Jiabao ha parlato, nella maggior parte del suo discorso, dei problemi dei contadini. In precedenza scambiando alcune opinioni con il pubblico attraverso internert, il premier Wen Jiabao, nato in una famiglia plebea, ha espresso il suo sentimento sospirando emozionato: “Non sono mai troppi i vantaggi che si danno ai contadini”.

 

“Le questioni sulle zone rurali, sui contadini e sull’agricoltura” sono stati come sempre l’argomento principale dell’ APN e della CCPPC.

I vantaggi dati ai contadini dimostrano la cura civile del governo cinese per loro.

Durante l’APN e la CCPPC degli ultimi anni, la parola “Le questioni sulle zone rurali, sui contadini e sull’agricoltura” è stata usata molto ma mai come quest’anno.

La Cina è un paese dalla potente agricoltura, la popolazione rurale è più della metà della popolazione totale del paese, “le zone rurali, i contadini e l’agricoltura” sono la chiave dello sviluppo e del progresso della società cinese, tuttavia sono anche il “punto debole” del processo di sviluppo del paese. Tra le zone rurali, i contadini e l’agricoltura, i contadini sono proprio il problema principale

Si può dire che in Cina i contadini sono la categoria di fatica, ma anche uno delle parti che da i maggiori contributi alla società.

Senza il contributo dei contadini, sarebbe difficile immaginare il rapido sviluppo economico della Cina. Tuttavia finora, il divario tra la città e la campagna è ancora consistente. L’anno scorso in Cina, il reddito pro-capite annuo degli abitanti urbani è stato di 15000 RMB, mentre quello dei contadini solo 4700 rmb, meno di uno terzo; i problemi che interessano direttamente i contadini come l’educazione, la sanità e l aterza età ancora non sono risolti in modo radicale. Con l’arrivo della tempesta finanziaria globale, la vita dei contadini è diventa sempre più difficile.

Proprio di fronte a questa realtà, il premier Wen Jiabao ha sospirato emozionato. Il problema dei contadini è diventato il focus degli argomenti dei rappresentanti e membri dell’APN e della CCPPC di quest’anno. “Si devono aumentare ancor di più i sussidi politici sulle coltivazioni di cereali al momento in difficoltà”, “Si devono elevare gli introiti dei contadini sotto vari aspetti e mobilitarne l’entusiasmo”, “il piano per l’educazione di milioni di dottori nelle campagne”, i rappresentanti e i membri dell’APN e della CCPPC contribuiranno con politiche e idee per svolgere le mansioni riguardanti le questioni circa “le zone rurali, i contadini e l’agricoltura”.

Dare dei vantaggi ai contadini, è stato anche l’impegno concreto del governo cinese negli utlimi anni.

Circa i vantaggi per i contadini, il governo ha fatto moltissimo. Dai 262 miliardi e 600 milioni stanziati nel 2004, ai 562 miliardi e 500 milioni di RMB nel 2008, per il 2009 si prevede una soma record di 716 miliardi e cento milioni di RMB; il governo negli ultimi sei anni ha aumentato adeguatamente gli stanziamenti per l’agricoltura, le campagne e i contadini. Dietro il cambiamento delle cifre, si nasconde la profonda attenzione del governo, con l’obiettivo di alleggerire il carico sui contadini, aumentando gli introiti e migliorandone la vita, per far sì che tutti abbiano “cibo, una casa e soldi in tasca”, usufruendo dei risultati della riforma insieme ai residenti delle città.

Dal rapporto di lavoro del governo fatto da Wen Jiabao, si possono trovare alcuni dati ed espressioni ben precise come queste: il prezzo minimo d’aqcuisto del grano e del riso sono aumentati rispettivamente di 0,11 e 0,13 rmb ogni 500 grammi di prodotto; i sussidi agricoli di quest’anno sono aumentati di 20 miliardi di RMB rispetto all’anno scorso, ed altro. Tutto questo vuol dire dare stabilità ai contadini che coltivano i cereali; inoltre è stato evidenziato di aumentare gli introiti dei contadini con vari mezzi, dare ai contadini, inclusi gli operai contadini che hanno lasciato le loro case, maggiori diritti di gestione e appalto del suolo e più garanzie; tutto questo ha dato maggior spazio alla creazione autonoma delle imprese e all’aumento degli introiti dei contadini. Questi sono tutti i benifici per i contadini.

“Non sono mai troppi i vantaggi che si danno ai contadini”, così i benifici aumenteranno pian piano e un giorno i sogni dei contadini cinesi diventeranno realtà.

fonte – Cri Online