STARTIT.ASIA 2018

STARTIT.ASIA 2018

 

A seguito del successo riscontrato l’anno scorso, il Consolato italiano a Hong Kong, la Camera di Commercio italiana di Hong Kong e Macao, IP3 (l’incubatore del Politecnico di Torino) e la società di consulenza People&Project sono lieti di annunciare il ritorno del concorso Startit.Asia, che nell’edizione 2018 si concentrerà su diverse tematiche quali: Food Tech, Sustainability Smart City, Green Tech, Circular Economy. Quest’anno, come l’anno scorso, il programma sarà sponsorizzato da Intesa Sanpaolo.

Per chi se lo fosse perso, STARTIT.Asia è un bando a livello nazionale volto a selezionare le 5 start-up più promettenti sul territorio che saranno valutate da un comitato composto da esperti in nuove tecnologie. Le 5 finaliste vinceranno un soggiorno di una settimana a Hong Kong (dal 27 maggio al 2 giugno, inclusi 2 giorni a Shenzhen) al fine di presentare la loro idea di business a potenziali investitori. Tramite incontri e seminari avranno l’occasione unica di testare la validità del loro progetto in un mercato estremamente ricettivo come quello asiatico. Le 5 start-up vivranno un’esperienza di full immersion in cui avranno l’opportunità di effettuare visite e incontri su tutto il territorio, sfruttando quelli che sono tra i distretti produttivi più avanzati al mondo e con un elevatissimo tasso tecnologico.

La migliore tra le cinque start-up -nominata direttamente a Hong Kong al termine della settimana- vincerà un percorso di incubazione di 6 mesi a Shenzhen, avendo a disposizione servizi di assistenza e consulenza per la costituzione (gratuita) di una società ad hoc ad Hong Kong.

Il programma è ideato per consentire agli imprenditori italiani di accedere all’ecosistema della città, sfruttandone al meglio le potenzialità per lanciare la propria idea di business. Hong Kong si sta proponendo sempre di più come luogo ideale per gli imprenditori che vogliono dar vita a proprie iniziative e vogliono esplorare le svariate opportunità di crescita di business a livello regionale e globale. Negli ultimi due anni, più di duemila start-up si sono trasferite a Hong Kong per avvantaggiarsi sfruttando le svariate opportunità che offre il suo ecosistema, specialmente in settori quali l’Intelligenza Artificiale, la Robotica, l’E-commerce e la tecnologia digitale applicata (IoT) che stanno diventando sempre più performanti, superando ogni aspettativa.

Iscriviti subito su www.startit.asia entro il 14 Aprile 2018.




I Vini e i Prodotti dell’agroalimentare Siciliano in Cina

Nonostante il forte richiamo del brand Italia in Cina, soprattutto per la moda, il design, il calcio e la ristorazione, l’export dei nostri vini e prodotti agro-alimentari fa registrare risultati a dir poco deludenti, distaccati di molte misure da Francia, Olanda, Germania, e Irlanda, tra i concorrenti europei del settore, e ancora da Francia, Australia, Cile e Spagna, a livello mondiale, per l’export di vini in Cina.

È questo il primo messaggio che si ricava dall’incontro di Caltanissetta, sul tema “Sicily-China Food & Wine” organizzato da IRPAIS, Consorzio Universitario di Caltanissetta, Banca del Nisseno e Sviluppo Cina, nei giorni scorsi, tra una delegazione istituzionale cinese e oltre 150 imprenditori siciliani del settore agroalimentare e vitivinicolo, i rappresentanti dei maggiori consorzi del settore, le università e numerosi rappresentanti delle Istituzioni regionali.

“Gli strumenti per migliorare i flussi commerciali verso la Cina ci sono” ha detto Gianluca Mirante, che rappresenta in Italia HKTDC, ente per la promozione del commercio estero di Hong Kong, che organizza fiere a Hong Kong anche del settore agro-alimentare. “Le aziende italiane partecipano numerose alle nostre fiere, ma l’importante è comunicare i nostri prodotti che, in assenza di comunicazioni efficaci, sono illustri sconosciuti in Cina”, è stato in sintesi l’intervento di Mirante.

Non tutto è perduto, secondo Stefano De Paoli, rappresentante in Italia di InvestHK, dipartimento del Governo di Hong Kong che assiste le aziende straniere ad espandersi in Cina. Un miliardo e mezzo di consumatori cinesi sono sempre più alla ricerca di modelli di consumo occidentali.
Raccogliendo “l’assist” di Mirante, De Paoli ha spiegato come occorre comunicare in Cina: “l’unico mezzo di comunicazione efficace in Cina è WeChat, un social network avanzato che combina messaggistica e e-commerce, e incorpora un sistema di pagamento online e offline proprietario. Quasi un miliardo di cinesi utilizzano questo strumento, per molte ore ogni giorno, con il proprio smart phone, per messaggiare, informarsi, ricevere offerte commerciali e fare acquisti online, pagando direttamente il fornitore senza mai uscire dall’applicazione”. “Se i nostri prodotti non sono su WeChat, non illudiamoci di riuscire a farli conoscere, né tantomeno a venderli, ai consumatori cinesi”. “Occorrono azioni più incisive. Non possiamo più permetterci di trascurare questo enorme mercato, diventato ormai il maggiore importatore mondiale di prodotti eno-gastronomici”. “InvestHK, ma anche Sviluppo Cina, associazione per la promozione delle relazioni economiche tra Italia e Cina, sono pronte ad aiutare le aziende siciliane che vogliono affrontare questo mercato con le azioni e gli strumenti più appropriati” ha aggiunto De Paoli.

Per iniziare sono stati proposti tre progetti: la costituzione di un comitato tecnico di cui faranno parte imprenditori siciliani del settore alimentare che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni cinesi, svilupperanno un programma di promozione dell’export verso la Cina. L’organizzazione di una missione a Hong Kong e a Shanghai per un primo approccio di valutazione e conoscenza del mercato, con l’obiettivo di aprire, quanto prima, una “vetrina” di prodotti siciliani in Cina, sia online, su WeChat, sia offline.

Riccardo Fuochi, presidente di Sviluppo Cina, ha poi spiegato che il progetto della “vetrina” in Cina, che potrà ospitare i prodotti siciliani, è già disponibile. È prevista, infatti, entro giugno 2018 l’apertura di un’esposizione permanente di prodotti eno-gastronomici regionali italiani a Shanghai, dove le aziende che aderiranno negli spazi dedicati alla propria regione potranno promuovere e vendere i prodotti esposti, al dettaglio e all’ingrosso, far conoscere e promuovere il turismo verso la regione e partecipare a una serie di attività di comunicazione e promozione, online e offline. Fuochi, imprenditore della logistica, affermato proprio in Cina, dove la sua azienda distribuisce da molti anni moda e accessori del lusso, per conto dei maggiori marchi italiani, ha spiegato come anche la logistica giochi un ruolo fondamentale, per il successo di prodotti stranieri in un Paese complesso come la Cina. La sua azienda, insieme ad altre aziende associate, con il sostegno auspicabile delle Regioni, formeranno un team per la gestione del progetto a Shanghai che sarà replicato, in futuro, in altre importanti città cinesi.

Fabiola Safonte, presidente di IRPAIS, l’Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia, e principale promotore del convegno, si farà carico di attuare i progetti proposti, a cominciare dal comitato tecnico “Sicilia-Cina, Food & Wine”, dal nome del convegno di Caltanissetta, che sarà costituito al più presto, con i molti imprenditori che hanno manifestato interesse, e i rappresentanti delle istituzioni cinesi e italiane presenti al convegno. Il comitato si riunirà, inizialmente, con frequenza mensile, per programmare e attuare i progetti proposti: una missione commerciale in Cina, la presenza siciliana nella “vetrina” di Shanghai e la partecipazione a fiere del settore in Cina. “L’obiettivo è di ritrovarci qui, tra un anno, per raccontare le esperienze che saremo riusciti a portare in Cina, con la speranza che i risultati siano tali da indurre un numero sempre maggiore di aziende siciliane a unirsi a noi in questa marcia verso la Cina”, ha concluso Safonte.

Al convegno hanno partecipato molte personalità siciliane in rappresentanza di istituzioni impegnate nel sostegno allo sviluppo dell’economia dell’isola, con testimonianze, suggerimenti e anche una dose di autocritica, analizzando, da varie angolazioni, gli aspetti che caratterizzano l’industria agro-alimentare della regione, anche in relazione alla performance delle relative esportazioni. Tra queste Giovanni Arnone, presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta, Giuseppe Di Forti, presidente di Banca del Nisseno, Pietro Columba, vice-presidente del CORERAS e docente dell’Università di Palermo – che ha condotto la tavola rotonda cui hanno preso parte, tra gli altri, Ettore Pottino, Presidente di Confagricoltura Sicilia, Federica Argentati, Presidente del Consorzio Agrumi di Sicilia, Maurizio Lunetta, Direttore del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, Giuseppe Li rosi, Presidente di Simenza, e Giulia di Vincenzo, Presidente del Consorzio Olio IGP Sicilia – e di Biagio Pecorino dell’Università di Catania che ha concluso i lavori. Tutti hanno sottolineato l’importanza che rivestono le esportazioni per l’economia della regione, le caratteristiche della Sicilia che ne hanno fatto uno dei più rilevanti centri di eccellenza al mondo per i prodotti dell’industria eno-gastronomica, i problemi che devono essere risolti, soprattutto di carattere infrastrutturale e la necessità di maggiore partecipazione da parte del governo regionale per aiutare le aziende siciliane ad avvicinarsi con i dovuti mezzi al grande mercato cinese che, per le sue caratteristiche e complessità, richiede sforzi difficilmente sopportabili dalle PMI siciliane.




International workshop sull’export agroalimentare siciliano “Sicily China Food and Wine” a Caltanissetta

Promosso IRPAIS, Consorzio Universitario di Caltanissetta e Banca del Nisseno in collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office, l’Honk Kong Trade Development Council, INVEST Hong Kong, l’Italian Chamber of Commerce of Hong Kong and Macau e Sviluppo Cina

Avrà luogo Mercoledì 28 Marzo a Caltanissetta il workshop internazionale sull’agroalimentare Sicily China – Food and Wine promosso dall’IRPAIS Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia, dal Consorzio Universitario di Caltanissetta e dalla Banca del Nisseno in collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office, l’Honk Kong Trade Development Council, INVEST Hong Kong, l’Italian Chamber of Commerce of Hong Kong and Macau e Sviluppo Cina.

Nel 2017, l’export agroalimentare italiano in Cina ha segnato una crescita del 18% e più di 460 milioni di euro in valore. Il 2018, anno del turismo Europa Cina, e al contempo anno del cibo italiano nel mondo, si apre, a livello nazionale, con il 44% del export agroalimentare in Cina rappresentato da prodotti di punta della dieta mediterranea. In tale contesto, le esportazioni del settore agroalimentare siciliano non riescono tuttavia a giocare un ruolo chiave, nonostante il ricco patrimonio di produzioni agricole e agroalimentari di pregio, caratterizzate da elevata tipicità e apprezzamento dal mercato.

L’iniziativa mira ad incrementare le opportunità commerciali per il settore agroalimentare, e vitivinicolo tra Sicilia e Cina affrontando — alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia Girolamo TURANO e dell’Assessore all’Agricoltura Edy BANDIERA — le problematiche inerenti l’internazionalizzazione delle imprese localizzate nelle aree interne e non della Sicilia e presentando agli imprenditori le possibilità e le facilitazioni di cui può usufruire un’impresa o una rete di imprese che decidesse di intraprendere un percorso di internazionalizzazione e/o di implementazione di iniziative di turismo enogastronomico con il Sud Est asiatico.

Introdurranno i lavori Fabiola SAFONTE, Presidente IRPAIS, e Pietro COLUMBA, Professore Ordinario di Economia Agraria del DISAAF dell’Università di Palermo e Vice Presidente del CORERAS. Relazioneranno: Fiona CHAU, Delegato Diplomatico del Governo di Hong Kong presso l’Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles, responsabile del collegamento con la Commissione europea e il Parlamento europeo e responsabile delle relazioni bilaterali tra Hong Kong e gli Stati membri dell’UE; Gianluca MIRANTE, Director Italy di HKTDC Hong Kong Trade Development Council, l’organizzazione governativa incaricata di promuovere e sviluppare il commercio estero di Hong Kong; Stefano DE PAOLI, Representative Italy di INVEST HK, ente governativo con la missione di attrarre e trattenere gli investimenti esteri diretti che sono di importanza strategica per lo sviluppo economico di Hong Kong; Riccardo FUOCHI, Presidente di Sviluppo Cina, organizzazione con l’obiettivo di promuovere le relazioni commerciali e i rapporti di collaborazione economico-tecnica tra imprese italiane ed imprese cinesi in particolare nel settore dell’agroalimentare..

Apriranno i lavori, con un indirizzo di saluto Giovanni RUVOLO, Sindaco della Città di Caltanissetta, il Commissario Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta Rosalba PANVINI, il Vice Presidente CCIAA Caltanissetta Giuseppe VALENZA, il Presidente Consorzio Universitario di Caltanissetta Giovanni ARNONE, il Presidente Banca del Nisseno Giuseppe DI FORTI. Il Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Sicilia e Sardegna, Daniele ROMANO, il Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Caltanissetta Michele ASARISI, il Presidente Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili di Caltanissetta Salvatore DI LENA.

Le relazioni saranno seguite da una tavola rotonda cui prenderanno parte Ettore POTTINO, Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosa Giovanna CASTAGNA, Presidente di CIA Confederazione Italiana Agricoltori Sicilia, Ambrogio VARIO, Vice Presidente di Slow Food Sicilia, Giulia DI VINCENZO, Presidente del Consorzio Olio IGP Sicilia, Federica ARGENTATI, Presidente Distretto Agrumi di Sicilia, Maurizio LUNETTA, Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, Giuseppe LI ROSI, Presidente di Simenza — Cumpagnìa Siciliana Sementi Contadine, Giovanni DARA GUCCIONE, Ricercatore del CREA PB.

Interverranno inoltre Manuela PILATO, della Winchester University, Ferdinando TRAPANI, Vice Presidente IRPAIS e Professore Associato del DARCH dell’Università di Palermo, Giuseppe BARBERA, Professore Ordinario di Colture Arboree e Francesco Paolo MARRA, Professore Associato di Frutticultura dell’Università di Palermo, Claudio BELLIA e Paolo GUARNACCIA, ricercatori del D3A dell’Università di Catania.

Concluderà i lavori Biagio PECORINO, Presidente del Distretto Unico Regionale Ceralicolo SWB e Professore Ordinario di Economia Agraria presso il Di3A dell’Università di Catania.

L’evento è organizzato con il supporto dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Sicilia e Sardegna, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, del Di3A Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, del DISAAF Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, del CORERAS Consorzio Ricerca Applicata e Sperimentazione, del CREA PB Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi della Economia Agraria, di Confagricoltura Sicilia, CIA Confederazione Italiana Agricoltori Sicilia, Slow Food Sicilia, del Consorzio Olio IGP Sicilia, del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, del Distretto Agrumi di Sicilia, di Simenza — Cumpagnìa Siciliana Sementi Contadine,

La partecipazione al workshop, gratuita e aperta a tutti gli imprenditori interessati previa registrazione entro il 24 Marzo (clicca qui), consentirà di assistere alle tradizionali manifestazioni rientranti nel programma della Settimana Santa di Caltanissetta e che avranno luogo sia durante tutta la mattina (Real Maestranza) sia nel pomeriggio (Varicedde).

L’evento è stato accreditato quale iniziativa formativa valida ai fini dell’acquisizione dei Crediti Formativi ai fini della formazione professionale continua dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, dei dottori agronomi, dei dottori forestali e dei tecnologi alimentari.